Siamo a Khiva, una delle città più
importanti sulla via della seta che in passato ha fatto la sua
fortuna con il mercato degli schiavi. Oggi volevamo riprovarci noi,
ma i tempi sono cambiati o almeno così dicono. La bellezza delle
città invece rimana intatta. Le mura perimetrali, simili a quei
castelli di sabbia che facevamo da piccoli al mare perché costruite
con fango e paglia sono perfettamente conservate e rappresentano per
noi il primo stupendo impatto.
Dopo aver superato la soglia della
porta Occidentale, ci siamo trovati catapultati direttamente in un
altro mondo, quel mondo che ci ricorda subito “Le mille e una
notte” tra minareti, moschee, medresse (scuole coraniche) e …
bancarelle per turisti. Si, siamo arrivati anche qui, come è giusto
che sia.
Forse questa città-museo all'aperto ha
perso qualche cosa della sua anima ma da quanto abbiamo visto gli
interventi di restauro e di riqualificazione storico culturale
garantiscono da un lato la conservazione di questo patrimonio
inestimabile e dall'altro migliori condizioni economiche per la gente
del posto.
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