Alle 4 siamo i primi a salire in macchina, una Mazda a 7
posti + l’autista, spaziosa … ci stavano i bagagli di tutti e non erano
pochi…., passiamo a prendere gli altri e partiamo subito.
L’autista guida molto bene e la strada, nonostante sia una strada di montagna, è in buone condizioni quindi arriviamo a uno sputo dal confine molto velocemente. L’autista si ferma e noi tutti contenti scendiamo per fare foto perché il paesaggio è mozzafiato!
Quando torniamo alla macchina, prima sorpresa della giornata: la macchina ha una ruota bucata e l’autista è seduto sul ciglio della strada … che aspetta …. non abbiamo capito cosa aspettasse perché di li ha poco ha sostituito la gomma e siamo ripartiti superando un mezzo buffissimo: un autobus azzurro con la scritta “Confortable Vacations” che ogni tanto congiunge Osh a Kashgar, le due cittadine più vicine alla frontiera.
La sua particolarità è quella di avere 24 cuccette al posto dei
sedili, e già questo avrebbe dovuto farci riflettere. E invece no, noi a fare
foto di quell’autobus sgangherato che arrancava a fatica – secondo noi- verso
il confine.
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