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giovedì 19 luglio 2012

Tashkent



Eravamo rimasti davanti alla casa dei nostri couchsurfers ... ed è proprio vero che bisognerebbe sempre seguire il proprio istinto. Avremmo dovuto scappare in quel momento. Ma no, prevale il senso di responsabilità - ma si, dai, che ci siamo presi un impegno- ma soprattutto il peso dello zaino che, sotto quel sole e sommato alla nostra stanchezza, pesava il doppio e quindi non riusciamo a tornare sui nostri passi. Rano, molto gentile ci accoglie in "casa"  sua.
Ci rendiamo conto subito, anche perchè c'é un unico locale, che non siamo i soli ospiti. Altri tre backpackers , quelli che girano con lo zaino, come noi, per intenderci, anche se spesso si differenziano da noi per l'età, erano già lì. Altra occasione persa per andarcene!
Invece noi, masochisti, rimaniamo. E non solo ... con la scusa che siamo italiani ci coinvolgono in un pasta party, che tradotto significa Manuela, prepara un piatto di pasta per tutti! Flavio va a fare la spesa e io, in una strettissima e spochissima cucina priva di ogni accessorio, ma zeppa di scarafaggi, mi faccio forza e mi metto a cucinare. Tutti mangiano la pasta con gusto - ci mancherebbe altro!- e poi dopo una chiacchierata che devo ammettere è stata molto piacevole, andiamo TUTTI insieme a dormire: un letto a castello a tre piani, tre materassini per terra e il loro bimbo sul divano!!!!!Più naturalmente ogni tipo di insetto e almeno 40 gradi.... E inutile dire che non abbiamo chiuso occhio e che alle 8 di questa mattina abbiamo preso i nostri zaini e siamo letteralmente scappati da quella casa e dalla città, per non correre il rischio di farci ritrovare...

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