venerdì 20 luglio 2012
Valle di Fergana
Ci alziamo ben riposati e andiamo a fare colazione: ma dove? chiediamo alla reception non trovando la sala da pranzo. Subito un cameriere si rende disponibile e ci accompagna ...in discoteca. Ebbene si, colazione a luci rosse! Con musica a tutto volume e luci a intermittenza ...... Superiamo anche questa colazione e partiamo per Margilon, centro molto quotato per la produzione della seta, dove visitiamo una antica fabbrica artigianale. Finalmente capiamo come si passa dal bozzolo al filo di seta...semplicissimo...si buttano i bozzoli in acqua bollente e si gira con un bastone sul quale si impigliano i fili sottilissimi che poi vengono raccolti su un fuso. Magia! Prima era un bozzolo, ora è una matassa. Facciamo due passi ed è una stoffa! Altri due passi ed è una bella sciarpona attorno al mio collo! Di seta pura! Handmade, proprio sotto i miei occhi.
Siccome fa molto caldo, chiediamo se possiamo avere un bicchiere di acqua e qui le cose si complicano. In quel preciso momento sta iniziando il Ramadan: un mese di purificazione del corpo, neanche l'acqua possono bere fino ale 8 di sera....
Lasciamo la seteria e torniamo verso il centro passando attraverso la via dei fornai, dove Flavio si trattiene a chiacchierare con i panettieri, mentre io, che non mi sento mai a mio agio quando lui curiosa a destra e a sinistra, mi allontano lentamente. Ad un tratto non lo vedo più e quindi torno indietro, mentre lui mi viene incontro "sai, mi hanno fatto vedere come fanno il pane, ma mi hanno anche offerto delle palline allucinogene...che io non ho preso ovviamente" "ovviamente" rispondo io e mi domando come ha fatto a comunicare così bene con questa gente che non sa una parola che non sia della loro lingua. Spero che non sia grazie a quelle palline.... Il dubbio rimane perchè, sul taxi che ci riporta in albergo, si mette a chiacchierare con due passeggeri e l'autista, non so dirvi in che lingua, ma so solo che risce a convincere l'autista, che normalmente fa solo corse in città, ad accompagnarci ad Andijan, una cittadina ai confini con il Kirgikistan, passando prima dall'albergo per prendere i nostri bagagli. Bel colpo!
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Che belli i bachi!!!
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