Ore 5.
L’impiegato è già qui che ci aspetta, ci accompagna all’aeroporto, apre uno
sportello per farci il check-in e poi ci accompagna al controllo passaporti. L’aereo
è piccolo, ma il volo è perfetto. Alle 8 mettiamo i piedi per terra e non solo
perché l’aereo è atterrato. Siamo di nuovo soli e dobbiamo arrangiarci. Fuori
dal piccolo aereoporto, c’è solo un tuk tuk scassato. Lo prendiamo e ci
facciamo portare alla stazione degli autobus in partenza per Si Phan Don
(Quattromila isole). Attraversa questa
cittadina e ci scarica davanti ad un camion adibito a trasporto promiscuo. Il
primo pensiero è di sconforto. Poi, dopo aver chiesto a destra e a sinistra, ci
rassegniamo …. È proprio il nostro! Saliamo e la gente che c’è su ci riceve con
un sorriso. Il viaggio si rivela uno dei
più comodi e veloci che abbiamo fatto finora, nonostante nella parte finale del
tragitto l’autista accompagnasse a casa le persone più cariche di bagagli o
quelle con bambini, sempre con una sana allegria. Accompagna anche noi alla
partenza della barca per Don Det, che dopo alcuni minuti di navigazione ci
lascia proprio davanti al Souksan Guest House, famoso per i suoi bungalow
(capanne) sul fiume e le sue amache da cui godere il tramonto del sole sul Mekong.
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