Ci ritroviamo alle 4 del mattino nel piazzale dell’albergo con tanti altri turisti vestiti come palombari come lo siamo anche noi. Ci sono 5 gradi, è buio pesto e nessuno parla. Saliamo su una jeep che ci porta in cima ad una montagna da
dove ci godiamo il sole che sorge e piano, piano
illumina il Gunung Bromo. Il suo cono fumante emerge da un mare di cenere e di
sabbia vulcanica, circondato dalle pareti del cratere che lo contiene. La luce
è giusta e lo spettacolo è davvero bello. Quando finalmente riusciamo a
staccare i nostri occhi da quel panorama soprannaturale, torniamo sulla jeep
che scende lungo il bordo ripido del cratere e si inoltra in un mare di sabbia
fino alla base del Gunung Bromo. Proseguiamo a piedi, passiamo davanti ad un
bel tempio hindù e saliamo una scala di pietra molto ripida che ci lascia senza
fiato. Siamo a 2.392 metri e sotto di noi si apre il cratere fumante … Non ci
sottraiamo al rituale e lanciamo anche noi un mazzo di fiori per ringraziare il
dio dei vulcani!
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