Ieri sera
mentre chiacchieravamo (si, siamo stati un sacco di tempo collegati su skype
perchè qui la connessione è strepitosa!) con Roby è venuto fuori il discorso
dei Marina Gardens’ Bay. Io, confesso la mia ignoranza, li avevo scartati
subito pensando fosse il solito giardino botanico. Ne abbiamo già visti tanti
…. mi sono detta. E invece no! Non esiste niente al mondo di così folle, ma
sensato allo stesso tempo:18 super-alberi giganti realizzati con materiale
eco-sostenibile su cui sono state piantate diverse piante tropicali , due dei quali sono uniti da una
passerella aerea. La nostra curiosità ci ha spinto a salire su uno dei
“supertrees” e ad attraversarla. Nonostante il disagio provato (22 metri di altezza,
vento e il nulla sotto) ne è valsa la pena. Le strutture rappresentano la funzione che
ogni albero ha nella natura e servono a ricordarci quanto importante siano gli
alberi per la sopravvivenza del pianeta. Alcuni di questi alberi hanno pannelli
solari e forniscono energia al parco, mentre altri raccolgono l’acqua piovana o
hanno dei sistemi di raffreddamento che non abbiamo capito bene come funzionano …,
ma che servono per le serre. Chiamarle serre è riduttivo. Sono due megacostruzioni
che riproducono, la Flower Dome, il clima fresco e asciutto del Mediterraneo e
quello semi-arido dell’Africa, mentre l’altra, la Cloud Forest, contiene una
enorme montagna (35 metri) di piante e fiori tropicali che fanno da cornice ad
una cascata e che si possono ammirare da un’altra passerella aerea che gira
tutt’intorno. Robe da pazzi! Ma veramente affascinanti.
Per completare la giornata all’insegna della alta
tecnologia, siamo entrati aI Marina Bay Sands Hotel, tre torri che fanno
da base d’appoggio per la nave in cima ad esse a 200 metri di altezza. Anche
qui ha potuto di più la curiosità e siamo saliti fino all’ultimo piano per goderci
l’ultimo tramonto in Indocina!
P.S. Ci sono delle splendide foto dei
Superalberi, che rendono molto bene l’idea su questo sito:
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