Bella
cittadina, ma soprattutto bella gente! Gente che sorride, che è sempre disposta
a fare due chiacchiere e ad aiutarti, ma gente con poco senso pratico:” 1+1=11
e non cerchiamo altre soluzioni”. La
città si chiama Yogiakarta, dice la cartina. Yoyia, Giogia, Djodja e in altri
mille modi diversi, dicono le persone del posto che per strada, persino mentre
si aspetta che il semaforo diventi verde, ti salutano e ti chiedono di dove sei
e dove vai. A volte e in modo per nulla invadente, ti offrono qualche servizio, altre invece è
per il puro piacere di salutarti. Tutti parlano inglese e quindi si riesce a
scambiare due parole e tutti ti consigliano di andare a vedere il sole che
sorge a Borobudur. Così facciamo e ci troviamo davanti ad un imponente tempio
buddista circondato da un grande parco. Peccato che nonostante la levataccia
(alle 4 e mezzo) arriviamo lì che il sole è già sorto da un bel pezzo! Per non fare torti a nessuno, visitiamo anche
Prambanan, un complesso di tempi induisti che ci ricordano un po’Angkor Vat.
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