Ci orientiamo subito, anche perché l’albergo è molto vicino
alla Cattedrale, in pieno centro storico e scopriamo che il divertimento
consiste nello stare a guardare la gente e i suoi ritmi. In giro, nelle piazze
e nelle strada c’è tanta movimento. Le vie sono ripidissime e le macchine, I
bus e i minibus cercano di muoversi a suon di clacson. Ci sono le cholitas, che sono le donne indigene che
nonostante vivano in città, continuano a usare gli abiti tradizionali sfoggiando
lunghissime trecce scure sotto la bombetta. Molte si portano dietro i figli
piccoli legati con teli molto colorati sulle spalle e vendono qualsiasi tipo di
merce. Gli uomini spingono carrelli o portano sacconi a spalle stracolmi di
merce oppure fanno i lustrascarpe, un servizio molto
diffuso in tutto il paese. Nelle piazze gente che si intrattiene conversando
oppure leggendo i giornali mentre i bimbi invece preferiscono correre dietro ai
piccioni. E non mancano numerosi banchetti e kiosketti sempre affollatissimi.
Un via vai continuo nel centro storico di stile “colonial- barrocco”con le sue
strade di ciottoli e le sue tantissime chiese che non riusciamo a visitare perché
c’è sempre messa!
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