Pronti per il nostro giretto sull'altopiano meridionale della Bolivia.Passa il bus a prenderci molto presto perché, ci dice
l’autista Don Oscar, molto cordiale durante tutto il viaggio, i kilometri da
fare sono tanti e la strada è brutta. Fiancheggiamo la cordigliera delle Ande
per circa 350 km su una lunga e diritta strada di sale misto a cenere
vulcanica, materiali che lì ovviamente abbondano: ci sono solo saline e
vulcani. La giornata è limpidissima e il paesaggio è favoloso e le cinque ore
di viaggio ci passano molto velocemente. Arriviamo al confine con la Bolivia
dove troviamo le due jeep che serviranno per il nostro tour ad aspettarci con
il pranzo pronto! Conosciamo i nostri autisti che saranno anche guide e cuochi
…
Partiamo subito dopo pranzo e nel tragitto che ci porterà
alla Reserva Nacional de Fauna Andina dove trascorreremo la notte, ci fermiamo
ad ammirare diverse lagune ognuna con le proprie caratteristiche dovute ai
diversi minerali presenti e alcune formazioni rocciose che spuntano dal nulla.
I paesaggi sono selvaggi e molto diversi fra loro e il risultato è un quadro
davvero maestoso. Dopo non so quanti km di strade sconnesse e piene di buche
arriviamo al rifugio. Siamo a 4.500 metri di altitudine, fa molto freddo e ogni movimento risulta difficile e
faticoso: manca il respiro e gira la testa. Bisogna fare tutto molto
lentamente, ci dice la guida e ci offre una tazza di tè di foglie di coca per
combattere la “puna” come chiamano il mal di montagna. Funziona! Ci
riprendiamo, chi più chi meno, e ceniamo tutti insieme:la compagnia è buona:
sono tutti ragazzi che vanno dai 20 ai 38 anni, potrebbero essere nostri figli,
ma non è un problema … Chiacchieriamo un po’ e scopriamo che uno di loro, un
francese, è maestro di ballo e quindi si aprono le danze: dal tango al rock’n
roll finchè la “puna” vince di nuovo e allora tutti a letto!
Nessun commento:
Posta un commento