Il viaggio si prolunga più del previsto perché a causa delle
piogge la strada è interrotta e quindi dobbiamo andare a Potosì e poi da lì a
La Paz, ma non è per nulla pesante. Di nuovo la luna ci viene incontro illuminando
il paesaggio a giorno e ci permette di intravvedere ciò che abbiamo intorno.
L’arrivo a La Paz è sconcertante e toglie il fiato.
Attraversiamo la periferia, molto povera, per più di un’ora prima di trovare la
città. La vediamo dall’alto: sembra in fondo ad un cratere le cui pareti sono
ricoperti da innumerevoli case di mattone e di fango che si aggrappano ovunque
e che traboccano dall’orlo. E enorme!
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