martedì 26 febbraio 2013
Santa Marta - Maracabo (Venezuela)
Viaggio non particolarmente lungo nella
parte colombiana, diventa più impegnativo in quella venezolana.
Appena saliti sul bus, l'autista ci avverte che probabilmente
bisognerà fare un colletta da dare alle guardie per evitare di
tirare giù i bagagli e di aprirli tutti, perdendo tempo prezioso. E
così è … In più la strada è piena di dissuasori di velocità
che non solo rallentano di molto, ma fanno venire la nausea … Verso
le 9 di sera, finalmente Maracaibo! Scendiamo dal bus e ci
catapultiamo nelle braccia di Fabri, Dieny e Veronica che ci stanno
aspettando ansiosi e che, scopriamo subito, stavano scortando
l'autobus da tanto tempo e poi andiamo incontro a Stefano che sta già
tenendo il posto al ristorante. Superato il momento di commozione,
mangiamo come i maialini e poi … CASA! E per un po' non ci
muoveremo più
lunedì 25 febbraio 2013
Manuela: Non vedo l'ora ...
Domani sera finalmente saremo a
Maracaibo. Ci sono stata l'ultima volta quasi 23 anni fa e da allora
le cose saranno sicuramente cambiate molto. Mi domando se riconoscerò
gli odori, i sapori, ma soprattutto gli amici che ho lasciato … non
mi illudo invece di riconoscere la città. Per quella ci vorrà una
guida, ma sono sicura che il mio fratellino e la sua bella famiglia
non mancheranno di portarci in giro, raccontarci tutte le novità e
.... coccolarci! Non vedo l'ora ….
Santa Marta: Parque Nacional Natural TAYRONA
Il parco è uno dei più famosi della
Colombia e con ragione! Arriviamo a Tayrona con l'autobus di linea e
poi prendiamo un minibus che ci lascia all'ingresso del parco. Da lì
parte un sentiero attraverso il bosco prima, e lungo le spiagge poi,
che ci porta fino ad una piscina naturale ben protetta dalle onde
gigantesche e dalle forti correnti. Sia il sentiero che le spiagge
sono favolosi. Passiamo una bellissima giornata. Quando torniamo, ci
fermiamo alla stazione degli autobus e acquistiamo i biglietti per ….
Maracaibo! Sono molto emozionata, ma anche molto curiosa.
Il rientro in albergo ci butta di nuovo
nello sconforto: leggiamo i risultati delle elezioni e non riusciamo
a capire come un italiano su tre abbia potuto votare Berlusconi! Cosa
deve fare ancora perché la gente smetta di votarlo?
domenica 24 febbraio 2013
Cartagena - Santa Marta
Per leccarci le nostre ferite in pace,
decidiamo di partire per Santa Marta, dove, ci hanno detto, c'è un
bellissimo parco naturale: il Tayrona.
Arriviamo in città nel pomeriggio e
buttiamo via la serata in cerca di un Bancomat che ci sputi fuori un
po' di soldini. Qui i Bancomat non sanno leggere le carte con il
microchip e la nostra unica sopravvissuta purtroppo lo ha! Quando
finalmente lo troviamo ormai è buio e quindi … niente visita alla
città, solo un giretto veloce in notturna!
sabato 23 febbraio 2013
Cartagena: Brutta giornata!
E proprio vero che non bisogna mai
rilassarsi … oggi ci hanno rubato tutto, persino le mutande!
Proprio così, eravamo in spiaggia,
sotto l'ombrellone e qualcuno è riuscito a sfilarci la borsa che era
fra Flavio e me. Dentro c'era di tutto, avevamo detto, mettiamo tutto
in borsa così da controllare meglio …. e infatti qualcuno ha
controllato molto bene e si è portato via portafogli con soldi e
varie carte di credito, macchina fotografica nuova, mio cellulare,
mio orologio più collane varie e tutta la roba da vestire. Siamo
tornati in albergo in costume da bagno ….. Che tristezza! Ah,
c'erano anche gli occhiali da vista miei e di Flavio. Io ne ho un
paio di riserva, ma Flavio no. Ora non ci vede per niente, ma forse è
meglio così … perché qui ci sono alcune ragazze veramente belle! Allegherei le foto, ma ovviamente abbiamo perso anche quelle....
Domani è un altro giorno, diceva la mitica Rossella O'Hara! Lo diciamo anche noi ....
venerdì 22 febbraio 2013
Cartagena
Troviamo una città coloniale molto ben
conservata all'interno di 13 km di mura in pietra che la circondano
quasi per intero e ci divertiamo a passeggiare per i vicoli in mezzo
a bouganville, piazze e chiese monumentali piene di gente che va e
che viene, di baracchini che vendono ogni sorta di cibo e negozi di
souvenir. Sfiniti dopo ore di passeggiate, ci concediamo un bel bagno
in mare e un po' di sole per riscaldare le nostre ossa dopo tutto il
freddo che abbiamo preso in questi ultimi tempi.
Questo fine settimana si svolge un
importante festival cinematografico e ovviamente questa sera ci
facciamo un giretto. Con grande sorpresa, scopriamo che nella piazza
della Cattedrale stanno proiettando “Ladri di biciclette”, il
bellissimo film di De Sica, in italiano, e ci fermiamo a rivederlo
con molto piacere e anche un po' di orgoglio.
giovedì 21 febbraio 2013
Quito - Bogotà - Cartagena de Indias (Colombia)
Dopo l'ultimo viaggio non proprio
felice, abbiamo deciso di fare un tratto, un bel tratto (1.230 km...)
in aereo. Ieri sera quando abbiamo chiesto al padrone dell'albergo se
poteva prenotarci un taxi che ci portasse all'aeroporto, si è messo
a ridere. Sì, perché ieri mattina hanno chiuso definitivamente
l'aeroporto di Quito e ne hanno inaugurato uno in una valle sperduta
nei dintorni della città... e noi non abbiamo ricevuto nessuna
comunicazione. Per farla breve, partiamo alle 4 del mattino con un
taxista che non sa neanche dove sia l'aeroporto e quando finalmente
arriviamo, troviamo lì centinaia di persone che come noi si sono
portate avanti. L'aeroporto è funzionante, per fortuna, ma subito ci
comunicano che il nostro aereo ha 2 ore di ritardo che diventano poi
3 nel corso della mattinata. Questo ci fa molto arrabbiare perché
dovendo fare uno scalo piuttosto lungo a Bogotà, vogliamo farci un
giretto. Il ritardo accumulato non ce lo impedisce e, facendo corse
folli, facciamo un bel giro nel centro storico della città, che è
stupendo, e riusciamo persino a visitare il Museo Botero. Riprendiamo
l'aereo e siamo a Cartagena per cena.
mercoledì 20 febbraio 2013
Quito: La Mitad del Mundo
Essere tra i piedi, puntare i piedi,
alzarsi con il piede sbagliato e via dicendo…., sono molti i
proverbi in cui i piedi sono protagonisti; ma avere un piede
nell'emisfero nord e uno in quello sud non è cosa che capita tutti i
giorni …. e noi oggi lo abbiamo fatto. Abbiamo calpestato
l'Equatore, lo abbiamo scavalcato, abbiamo saltato da un emisfero
all'altro, insomma ci siamo divertiti.
martedì 19 febbraio 2013
Quito e le sue chiese.
E molto piacevole passeggiare in questo
dedalo di stradine e ovunque troviamo chiese monumentali. La più
grande di tutte, la Basilica del Voto Nacional ( già il nome …) di
stile gotico è visibile da tutta la città. Iniziata nel 1926 e non
ancora finita perché, si dice, quando sarà messa l'ultima pietra,
finirà il mondo … Intanto, per non scherzare si sono fatti un bar
in cima ad uno dei campanili!
Un'altra chiesa impressionante non per
la sua dimensione questa volta, ma per la sua decorazione tutta in
oro e le sue numerose opere d'arte è quella della Compagnia di Gesù.
Sbalorditiva!
lunedì 18 febbraio 2013
Quito
Altra capitale ad un'altezza discreta(2.850 m) …
a noi però non fa più una piega, ormai siamo abituati!
Il centro storico è affascinante. Una
serie interminabile di vie in salita o in discesa, ovviamente, che si
incrociano, con stupendi e ben restaurati palazzi coloniali, enormi
chiese e ampie piazze. Iniziamo subito ad esplorare la città dal suo
cuore: la Plaza Grande. Oggi c'è tanta gente in giro che festeggia
la riconferma del presidente uscente: vendono cappellini, bandiere e
persino ghiaccioli con i colori della bandiera.
Due curiosità ci saltano subito
all'occhio: la prima è che nelle piazze di Quito non ci sono
piccioni, ci sono le tortore e la seconda, questo paese non ha una
moneta: tutto si svolge in dollari!
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