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Aspettiamo che finisca di piovere e
facciamo ancora un ultimo giro per la città. Entriamo nel complesso
della Cattedrale (qui a Cusco si paga salato ogni volta che si entra
in una chiesa e non si può nemmeno scattare una foto!), costruito
dagli spagnoli nel 1559 dove sorgevano i palazzi inca e saccheggiando
i vicini siti archeologici. E monumentale. Fra le altre cose ci ha
colpito un dipinto dell'Ultima Cena dove il banchetto è composto da
tipici piatti andini e Giuda è scuro di carnagione.
Alle 6 prendiamo il nostro bellissimo
autobus che ci porterà finalmente verso il caldo. La gioia dura
poco: il percorso è difficilissimo. Di nuovo saliamo a 4.300 metri
per ben 3 volte e l'autista ha una guida molto sportiva: curve a
destra e poi a sinistra, frenate brusche, accelerate e anche qualche
sterzata. Nonostante ci fossimo premuniti di Dramamina, qui la
utilizzano come il pane, non è servito a molto e il viaggio si è
trasformato ben presto in un incubo senza via d'uscita: 13 ore con un
potente mal d'auto mettono a dura prova anche il più tosto …. e io
non lo sono! Quando finalmente siamo arrivati, siamo entrati nel
primo albergo che abbiamo trovato e io devo ancora alzarmi dal letto.
Per fortuna Flavio sta meglio di me!
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